Sarcastico odiante

-Gente che sfila lungo le vie del centro in ordine di follia pattugliata dall’esigenza di non tradirsi. Si fermano davanti alle vetrine e si specchiano contemplando i propri occhi fatti di strepitosi capi d’abbigliamento, di flaconi sinuosi di profumo, di carta igienica al peperoncino: per poter gridare nel momento del bisogno, per raccoglierli quei bulbi che un tempo contenevano un’anima e ora invece sono lì spiaccicati sul lastricato, caduti dalle loro orbite, vuote. E chi chiede al negoziante perché le scarpe senza lacci e senza suole costano più delle altre?
-Che ci vuole fare, la moda ha il suo valore aggiunto… e non a caso questo è anche il mese gratuito per farsi visitare le ferite-da-chiodi-arrugginiti-che-hanno-straziato-la-pianta-dei-piedi… ma come? E chi è che non ha almeno un piede lacerato? Bah, pezzenti retrogradi!-
A carnevale ogni scherzo vale e ci fa piacere che il Cavaliere abbia sempre così voglia di scherzare, tanto da farci scompisciare di più quando promette, atteggiandosi da chi vuole essere creduto, il bel burlone… massì, l’importante è divertirsi e divertire, e non possiamo far altro che divertirci, quando lui, il capo dei politici, accusa i politici a tempo pieno, gli altri, di rubare alla gente; i ladri quindi sono quei politici che nella politica s’impegnano davvero, cioè quelli che presumibilmente cercano di pensare agl’interessi della gente, e non certo ai propri.
Allora accoglici fra le tue braccia nostro sovrano, ti amiamo, ti lecchiamo l’ano, dacci il nostro quotidiano osso, oh divino faraone del paradosso!
Peccato ci sia chi aldilà dell’oceano sappia far di meglio, anche con il senso dell’umorismo -sempre un passo avanti loro-, adorando chi manda i propri figli in guerre preventive e pronti a sputare merda se invece chi sempre alle manovalanze dei propri fili, in un lontano e incerto passato s’è fatto forse massaggiare il glande dalla propria segretaria! Come se poi le segretarie non fossero pagate per dare una mano al proprio capo affinchè possa svolgere al meglio il suo lavoro, anche aiutandolo a scaricare in qualche modo la tensione, e non piuttosto per colpa di una sessualità repressa da una moglie che non si lascia trombare, poi in un attacco di frustrazione debba dichiarare la guerra al terrorismo… esagerato… eccolooooo… BOMMM! E se fosse così semplice allora evviva i pompini illegali, le scopate extraconiugali e soprattutto le segretarie troie! Sicuro quelle italiane possono anche fottersene se viene tolto l’articolo 18: chi sarà mai il viscido maschione che oserà licenziarle?-
Da una delle vie del centro verso la piazza il giovine confuso cammina a denti stretti, forse più per altre ragioni che per codeste immagini gioiose comunque sia scaturite da ciò che c’è sotto a roderlo, e lo si vede annusare le dita al gusto di canditi che per mansioni legate al suo lavoro gli s’incollano alla pelle. Ha il sangue saturo di zuccheri, fra tutti gli alimenti dolci che ingoia in continuazione, ma i nervi no, sono glassati da una crosta amara. Succede che le vene in momenti di sollecitazione schizzoide si gonfino fino a fare male e la soluzione che ha trovato è quella di farsi piccole incisioni e graffi, così da far fluire via qualche goccia di quel sangue malato, che non sopporta, perché non condiviso. E la gente in confidenza se sa di questo fatto se la prende a male come se gli fosse stato fatto un torto personale. Così lui poi li manda a fare in culo, i pazzi ipocriti che gli dicono di fidarsi e di essere sincero
-Fanculo… tanto poi tutti ’sti Cristi sensibili, come lei, sono spariti, così la sincerità è meglio darla ai porci insieme alle perle
Non tenta il suicidio, seppur sia uno dei due suoi pensieri più frequenti. L’altro è lei che ora incrocia casualmente in piazza. Si salutano.
Lei: -…tu piuttosto, come stai?
Lui: -Direi bene, se non fosse per il porco dio che c’è in ognuno di noi
Lei: -…non bestemmiare… non hai visto come ti ha guardato il prete che è appena passato? Se potesse ti farebbe un culo tanto!
Lui: -Finchè ci prova con me per lui è finita, non so invece per quei bambini che in oratorio stanno piangendo con le mutandine ancora abbassate…-
Lei: -OUH, ma che cazzo è tutta questa acidità?
Lui: -L’aria di oggi ha polveri sottili che avvelenano… ciao.
Lei: -…ciao...
Vai via, ti prego, sei tu il veleno, sparisci… se stessimo insieme ti accarezzerei con la lingua le labbra almeno per tre ore al giorno e il resto, sì, il resto che farei con te. Odio la sensazione di sentirmi abbandonato, come sinceramente ti dissi una volta, forse non mi hai ascoltato. E poi non dire che sono una persona buona e speciale, non osarci, non lo sono e basta-
La gente gira, lei sparisce, lui odia.



Parma, 21/02/2004

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