Blasphemous raptus

Presi il Papa per mano e lo portai in camera per mostrargli la mia collezione di crocefissi.
Rimase non poco stupito di fronte a cotanta sacra passionale varietà: si andava da una piccola croce longobarda in bronzo dell' VIII secolo a un simpatico Cristo del 1999 che gocciolava benzina dalle stimmate, la corona di spine s'illuminava stroboscopicamente, e tremando, mugolava "Personal Jesus" dei Depeche Mode.
A dire il vero su quest'ultimo cimelio il viso del Santo Padre si contrasse in una smorfia di disappunto, ma l'apice dello scandalo venne raggiunto quando apparve in tutto il suo grottesco splendore, un Gesù vestito da donna in avanzato stato di gravidanza che poteva bestemmiare in ben 8 lingue diverse, a scelta dell'utente; io, per non mancare di rispetto all'ospite, optai per la lingua madre di Sua Santità, affinchè potesse capire bene ogni parola, non lasciando adito a dubbi.
E questo strano Messia non è che bestemmiasse tanto per il dolore provocatogli dai chiodi, ma imprecava Dio perchè gli toccò di ereditare dalla madre il dono di mettere al mondo un figlio senza essersi accoppiato con uomo alcuno, col piccolo difetto che però questo benedetto figlio non aveva via d'uscita.
Al pomposo vecchio stavano per scoppiare gli occhi dalle orbite, e mi cadde fra le braccia, ed io impietoso, tenendolo stretto per le guance, gli urlavo:
-Cosa c'è? E voi cosa avete fatto? Non l'avete forse reso una bestemmia rivestendolo e imprigionandolo nell'oro e nel potere? Non l'avete forse calunniato e modificato a vostro piacimento, corrompendo il suo semplice amorevole messaggio in cui gli uomini di buon cuore, credono?"
Lui collassò, io inevitabilmente bruciai in tutta la mia irosa arroganza criminale.


Parma, novembre 2006